Servizi di redazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile del territorio metropolitano bolognese (PUMS Metro-Bo), del Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) di Bologna e del Piano Urbano della Logistica Sostenibile (PULS), inclusa VAS per tutti i piani.

Il PUMS è stato sviluppato con un approccio condiviso e partecipato (coinvolgendo 6.000 cittadini, 90 stakeholder, 45 incontri e laboratori) a partire dalla definizione degli obiettivi generali e specifici: Accessibilità, Tutela del clima, Salubrità dell’aria, Sicurezza stradale, Vivibilità e qualità.

Il più importante e ambizioso obiettivo quantitativo è desunto dagli Accordi di Parigi COP21 e riguarda il taglio delle emissioni del 40% al 2030, che si traduce nel puntare ad una riduzione del traffico automobilistico del 28% in 10 anni (il 12% sarà imputabile al rinnovo del parco circolante), portando la ripartizione modale su auto dal 57% al 41% a scala metropolitana, e dal 42% al 22% a Bologna.

Sono stati inoltre individuate, con percorso partecipato, le priorità per cittadini e stakeholder, da cui sono emersi con vigore l’esigenza di un TPL più efficiente, maggior qualità dell’aria, aumento della sicurezza stradale.

Il percorso di redazione è stato caratterizzato dai seguenti elementi di rilievo:

– Sviluppo dei contenuti in forte sinergia con i referenti politici e tecnici delle amministrazioni coinvolte, questi ultimi riuniti in un Comitato di Redazione composto da circa 15-20 referenti, con riunioni a cadenza settimanale. I consulenti hanno messo a disposizione un Team multidisciplinare che ha visto l’impiego di 30 professionisti e 5 PM dedicati ai temi chiave.

– Implementazione di un modello di simulazione multimodale particolarmente solido per la stima dell’efficacia delle misure di piano ai diversi orizzonti temporali futuri e per l’individuazione di eventuali criticità/opportunità.

– Utilizzo e analisi della domanda di mobilità non solo da campagne di indagine mirate, ma anche e soprattutto a partire da diversi set di Big Data: dati FCD (floating car data da black box in possesso del consulente) per la componente veicolare, dati AVM sul TPL, dati crowd source per la mobilità pedonale e ciclistica.

– Integrazione della comunicazione nel percorso di redazione del Piano.

Il Piano si è sviluppato per macro-componenti di mobilità, ciascuna delle quali è stata dettagliata a livello strategico e operativo individuando linee di intervento e le relative risorse.

MOBILITÀ PEDONALE

Le strategie proposte dal PUMS riguardano l’Accessibilità universale (una città senza barriere, una rete di itinerari universalmente accessibili, orientamento per i disabili), la Qualità ed efficienza della mobilità pedonale nei nodi del Trasporto Pubblico Metropolitano/TPM, la Sicurezza e lo Sviluppo delle Aree dedicate alla pedonalità, l’Educazione alla Mobilità Pedonale. Metodologicamente si è scelto di attivare una pianificazione continua della mobilità pedonale attraverso il ricorso estensivo alla collaborazione dei Disability Manager, alla promozione della mobilità Casa-Scuola e al Wayfinding.

MOBILITÀ CICLISTICA – BICIPLAN METROPOLITANO

Il PUMS ha individuato diverse misure, tra cui innanzitutto la creazione di una Rete Portante Metropolitana Multilivello (Biciplan Metropolitano), che mira a supportare gli spostamenti di maggior rilevanza strutturata con una rete ciclabile per la mobilità quotidiana e una rete metropolitana cicloturistica per il turismo nazionale ed internazionale, prevedendo quasi 1.000Km di percorsi (di cui 246 esistenti). Sono inoltre previsti interventi dettagliati di Promozione della ciclabilità diffusa, per agevolare la convivenza tra i ciclisti e gli altri utenti della strada, ridisegno dello spazio stradale per aumentare la sicurezza lungo gli itinerari ciclabili, Interventi (infrastrutture e servizi) per favorire l’intermodalità con le altre modalità di trasporto, strutture e servizi di supporto, in particolare per promuovere la modalità ciclistica elettrica e condivisa, politiche per sviluppare l’educazione alla mobilità ciclistica.

SPAZIO CONDIVISO

In tema di mobilità veicolare, un aspetto decisivo riguarda la transizione da una visione della strada come spazio conteso a quella di spazio condiviso, che tenga conto di tutte le componenti di mobilità che insistono sulla strada: automezzi, pedoni, ciclisti, TPL, superando i confini di una pianificazione eccessivamente “settorializzata” a favore del raggiungimento dei target di piano.

Un elemento chiave riguarda la Sicurezza Stradale, a favore della quale viene introdotto (per Bologna e comuni principali) il rivoluzionario paradigma della “Città 30”: tutta la rete sarà a 30Km/h, e le eccezioni saranno costituite dai soli assi principali a 50/70. Specifiche misure riguardano poi l’evoluzione delle ZTL anche in base a criteri ambientali e la creazione di una “Area Verde” su Bologna. Si è scelto inoltre di non costruire nuove strade metropolitane se non già inserite negli strumenti di pianificazione e coerenti con i principi del PUMS, attivando la Riqualificazione delle strade esistenti in un’ottica di sicurezza, qualità dello spazio e inserimento paesaggistico, nonché di ridurre la concorrenzialità del trasporto privato con le linee del Servizio Ferroviario Metropolitano.

TRASPORTO PUBBLICO METROPOLITANO (TPM)

Elemento chiave del PUMS è il nuovo concetto di Trasporto Pubblico Metropolitano (TPM), una rete portante connessa e integrata, che supera il concetto di reti urbana, suburbana ed extraurbana, integrando reti e servizi esistenti e di progetto, basata sulle seguenti linee di intervento:

Integrazione tariffaria multimodale estesa a tutta la rete TPM.

– Sistema di infomobilità multimodale.

– Potenziamento del SFM attraverso: frequenza nelle fasce di punta ai 15’ su alcune stazioni principali e realizzazione di interventi strumentali (potenziamento materiale rotabile) e infrastrutturali.

– Potenziamento della capacità di trasporto e dell’attrattività della rete portante urbana di Bologna mediante l’introduzione della tecnologia tranviaria.

Rete di trasporto collettivo basata sul rendez-vous (sincronizzazione degli orari) tra servizi della rete portante (SFM e Tram per la distribuzione rapida a Bologna) e reti complementare e integrativa.

Centri di Mobilità intesi come spazi infrastrutturalmente e tecnologicamente attrezzati dedicati alla fruizione della “Mobilità come servizio” (Mobility as a Service) nei principali nodi della rete multimodale metropolitana e urbana.

In collaborazione con Airis, ISFORT e GO-Mobility

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