Il lavoro di tesi di Filomena Demaio si inserisce nell’elaborazione del Piano di Mobilità Ciclistica Biciplan del Comune di Ascoli Piceno.
La pratica pianificatoria urbanistica e della mobilità si trova oggi di fronte alla sfida epocale della sostenibilità dal punto di vista ambientale, economico e sociale come auspicato dal report della Conferenza sull’Ambiente e sullo Sviluppo delle Nazioni Unite e dall’Accordo di Parigi.
Necessaria è dunque la risposta al cambiamento climatico e alla crisi multilivello generata dalla pandemia, cercando metodi e strumenti di intervento resilienti ed efficaci per il recupero dell’ambiente urbano nel contesto italiano, più stratificato e complesso di altri.
L’obiettivo principale della tesi è esaminare la bontà ed efficacia del Tactical Urbanism in ambito ciclabile tramite il raggiungimento di tre prestazioni chiave:
- – Comunicabilità ed evocatività
- – Accettabilità
- – Performabilità
Al fine di raggiungere anche parzialmente tale triplice obiettivo la tesi ripercorre i concetti e principi del Tactical Urbanism cercando di arricchirli nel linguaggio comunicativo attraverso l’utilizzo di vision evocative.
Il progetto di riconnessione e rigenerazione si configura come un masterplan delle azioni tattiche mutuate dagli esiti delle analisi e il rilievo della mobilità tramite strumenti quali GIS, Miovision, dati FCD e Strava e conseguente analisi SWOT. Le piazze tattiche oggetto di intervento si inseriscono come nuove centralità urbane nella maglia di percorsi studiati per la mobilità lenta. Protagonisti della pianificazione sono i pedoni e i ciclisti che si riappropriano dello spazio urbano anche grazie alla progettazione condivisa tramite workshop dedicati.
Le azioni tattiche si propongono quale promotrici del cambiamento e dello sviluppo della mobilità sostenibile, comunicate tramite un linguaggio volutamente esagerativo per suscitare un impatto sui fruitori e renderle evocative di un futuro possibile previsto nel Piano.
Questa tesi è idealmente sviluppata in due parti:
- – La prima si concentra su aspetti teorico-metodologici, affrontando le problematiche connesse alla definizione concettuale di mobilità sostenibile, prendendo in considerazione sia la tematica di rigenerazione del tessuto urbano e le difficoltà connesse alla mobilità dolce come la sicurezza stradale, sia le specifiche tecniche del Biciplan: strumento di pianificazione strategica funzionale allo sviluppo della ciclabilità. Ci si rivolge poi al tema dell’”Urbanismo tattico”, prendendone in considerazione gli strumenti, le potenzialità che offre e un esame di casi studio dal panorama italiano ed europeo.
- – La seconda parte è invece dedicata ad approfondire il contesto territoriale e pianificatorio in cui interviene il BiciPlan per la città di Ascoli, del quale si descrivono le principali fasi di cui si compone e il progetto proposto di rigenerazione con azioni tattiche ad esso integrato. In questo contesto vengono offerti contributi originali su temi di rilievo come le analisi del traffico attraverso lo strumento Miovision e un rapporto delle abitudini di spostamento ottenuto dall’elaborazione di dati FCD, le problematiche legate al tema della mobilità ciclabile emerse dai questionari compilati dai residenti e l’entità di utilizzo degli utenti ciclisti delle attuali infrastrutture desunto dallo studio dei dati GPS forniti ai progettisti dall’applicazione Strava Metro.
