La Città Metropolitana di Napoli nel 2021 ha affidato la redazione del PUMS a TPS Pro in associazione temporanea di impresa con Sintagma e TRT. Il PUMS è un piano strategico con orizzonte decennale, che nel caso partenopeo ha l’obiettivo di connettere e integrare il sistema di mobilità del capoluogo con i comuni afferenti. Nel processo di redazione del PUMS, le attività di partecipazione sono state prevalentemente digitali: una sfida che ci ha permesso di esplorare nuovi strumenti e di perfezionare metodi avviati durante l’esperienza pandemica, come questionari, newsletter, eventi online.
L’area metropolitana di Napoli comprende un territorio di 92 comuni e quasi 3 milioni di abitanti: una dimensione vastissima sia in termini di estensione geografica che di persone coinvolte in un piano con l’obiettivo ambizioso di modificare le abitudini di mobilità in prospettiva sostenibile. L’impatto di un piano della mobilità sulla vita quotidiana è importante, ma coinvolgere le persone negli incontri di presentazione e co-progettazione è complicato. Nel caso del PUMS della Città Metropolitana di Napoli, per intercettare l’attenzione delle persone e favorire l’interesse sul tema sono state utilizzate le user-personas, mutuando dal mondo del marketing uno strumento utile all’immedesimazione e alla comprensione. Le personas sono dei personaggi creati per raccontare una storia in cui le persone possano riconoscersi e venire stimolate a raccontare, fare proposte, indicare criticità e punti di forza: quando il cittadino legge “il viaggio di Sara” che da Torre del Greco va a Napoli all’università e impiega 80 minuti con i mezzi pubblici, può riconoscersi nella storia raccontata ed essere stimolato a suggerire ulteriori elementi di analisi qualitativa, che da un quadro conoscitivo prettamente quantitativo non riescono ad emergere. Le personas quindi creano un punto di contatto diretto e facile con soggetti che altrimenti non si farebbero mai coinvolgere, pensando erroneamente che il Piano non li riguardi. Per realizzare le personas e le loro storie di mobilità, sono state innanzitutto raccolte informazioni sugli spostamenti sistematici nel territorio metropolitano tramite interviste, questionari e i dati sul pendolarismo, in modo che i racconti risultino verosimili. I 7 personaggi sono stati creati con l’intento di raccontare i diversi territori dell’area metropolitana, trattando i molteplici aspetti della mobilità puntando sulla relazione tra mobilità e qualità della vita.
Le 7 storie di mobilità hanno accompagnato la fase di progettazione, anche interna al gruppo di lavoro, e sono state fondamentali per dialogare con la cittadinanza e i portatori di interesse. Durante i momenti di laboratorio negli eventi pubblici, è stato infatti chiesto se le storie fossero rappresentative dello stato attuale, se c’erano elementi non considerati o non abbastanza presenti, e sono state raccolte suggestioni su criticità percepite e opportunità potenziali. Infine, è stato avviato un confronto su come il PUMS possa agire per risolvere le criticità emerse.
Le schede ottenute dai momenti di partecipazione costituiscono un materiale utile ed efficace per divulgare i contenuti del Piano all’esterno. L’approccio delle storie di mobilità permette ai tecnici del gruppo di lavoro di pensare alla scala metropolitana mantenendo il contatto con la comunità e la dimensione locale, integrando le analisi quantitative con un metodo qualitativo. Inoltre, si crea uno strumento di facile comprensione, accattivante e stimolante per cittadini e portatori di interesse, trasformando la partecipazione in vero atto progettuale.
In collaborazione con Sintagma, TRT, Lucio Rubini, Marika Moscatelli, Ilaria Cottu, Vicky Solli